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Svizzera: il paese dell’acqua


Svizzera Turismo celebra nel 2012 l’anno dell’acqua per sottolineare come questo elemento – nelle sue varianti solida e liquida – plasmi indelebilmente il paesaggio svizzero e la sua offerta turistica.

Esperienze acquatiche

Chi pensa alla Svizzera, visualizza immediatamente le sue montagne: Cervino, Punta Dufour, Pilatus, Saentis, etc… Ma la Svizzera può, a pieno titolo, definirsi anche come Paese dell’acqua. Conta più di 7’000 laghi, 120 ghiacciai, fiumi che percorrono migliaia di chilometri, grotte e gole scavate dall’azione millenaria dell’acqua. E’ la riserva idrica d’Europa poiché custodisce il 6% delle scorte d’acqua dolce.

Attraverso 65300 km di ruscelli, fiumi e cascate l’acqua scorre dalla Svizzera all’Europa. Il Paese dà i natali a quattro dei più importanti fiumi d’Europa: il Reno, il Rodano, l’Inn (affluente del Danubio) e il Ticino che alimenta il Po.

Quasi tutte le città svizzere sorgono in riva a laghi o a fiumi che d’estate si animano con attività sportive e ricreative diventando il principale polo attrattivo sia per gli abitanti sia per gli ospiti. Il celebre Montreux Jazz Festival o la rassegna di musicals sul lago di Thun hanno in comune lo scenario incantevole a filo d’acqua.

L’acqua in Svizzera è sinonimo di purezza e di benessere. Ovunque si può bere dal rubinetto di casa per combattere la sete oppure concedersi un tuffo rigenerante – temperatura permettendo – nei laghi e nei fiumi per la maggior parte balneabili. Le sorgenti termali, note fin dai tempi dei romani, costituiscono un’altra esperienza acquatica davvero gradevole. A Bad Ragaz l’acqua termale, proveniente dalle profondità della gola della Tamina, è usata anche per lavarsi i denti o come acqua da tavola negli esclusivi ristoranti del Grand Resort Bad Ragaz*****S.

Il modo migliore per ammirare il Paese dell’acqua è utilizzando il trasporto pubblico. La rete di treni, autobus, battelli e degli impianti di risalita permette di raggiungere facilmente gli specchi d’acqua, di fare rilassanti crociere sui battelli storici o di linea o di scoprire le vette innevate in tutta comodità.

L’acqua significa, inoltre, movimento. E’, infatti, un elemento ricorrente per chi pratica lo sport. Escursioni a piedi o in bicicletta lungo corsi d’acqua, itinerari in canoa – sono 30 quelli segnalati su svizzeramobile.ch – rafting o arrampicata sul ghiaccio sono solo alcune delle infinite possibilità per chi ama la vita attiva. Particolarmente indicato per il rafting è il tratto fluviale di 20 km fra Ilanz e Reichenau che combina rapide eccitanti a un paesaggio straordinario con rocce a strapiombo, canyon profondi e scoscese pietraie. Di uguale bellezza è l’escursione a piedi dal Passo dell’Oberalp al Lago di Toma, culla del possente Reno. In quest’area inizia anche il percorso del Reno in bici che conduce a Basilea, indicato su svizzeramobile.ch.

Per ulteriori informazioni sulle migliori esperienze acquatiche www.svizzera.it/estate

Pernottare sull’acqua

Camping in riva a un ruscello alpino, hotel con attracco privato o ostello della gioventù con spiaggia annessa: la Svizzera offre oltre 100 possibilità uniche di pernottamento vicino all’acqua.

Grandhotel Giessbach

Le cascate di Giessbach – fiume che ha le sue sorgenti nel bacino del monte Faulhorn – rientrano a pieno titolo tra le più belle cascate svizzere. Le masse d’acqua piombano attraverso 14 salti superando un dislivello di 400 metri fino a raggiungere il lago di Brienz: uno spettacolo naturale davvero unico. Dal XIX secolo esiste un sentiero pedonale che porta alla cascata, proseguendo al di sotto di essa. Lo storico Grandhotel Giessbach, situato su un parco di 22 ettari, fu costruito nel 1873-74 dall’architetto francese Horace Edouard Davinet su richiesta degli Hauser di Zurigo, una delle dinastie dell’hotellerie svizzera. La sua fortuna si deve alla costruzione nel 1879 della funicolare di Giessbach, la più antica d’Europa adibita ad uso esclusivamente turistico, che collega infatti il molo di Giessbach See con l’hotel situato a circa 100 metri di altitudine sul Lago di Brienz.

Per informazioni www.giessbach.ch

L’ostello della gioventù nel Castello di Laufen

Più di 15.000 anni fa il Reno fu deviato in un nuovo letto da movimenti tettonici dell’era glaciale. Le Cascate del Reno si sono originate nel punto in cui il pietrisco friabile si sostituisce al calcare compatto. Parecchie centinaia di metri cubi d’acqua al secondo precipitano fragorosamente nel vuoto per 23 metri da un bacino della larghezza di 150 metri.

Al centro si erge una possente roccia che da millenni costringe la potenza degli elementi ed è raggiungibile con un giro panoramico sul Reno che permette di assaporare lo spettacolo naturale a distanza ravvicinata. Quasi al centro delle Cascate si può sostare anche sulle piattaforme costruite parzialmente al di sopra del Reno. Con il battello sono raggiungibili i Castelli di Wörth e di Laufen, a disposizione degli audaci c’è addirittura un noleggio di canoe.

Il Castello di Laufen, originario del IX, brilla di nuovo splendore da marzo 2010. Accanto al nuovo centro visitatori è stato allestito un parco giochi per bambini e l’Historama (mostra interattiva sulla cascata del Reno). Il nuovo sentiero avventura con un doppio ascensore e il percorso belvedere consente l’accesso senza ostacoli allo spettacolo naturale della cascata del Reno. Da segnalare l’Ostello della Gioventù di Dachsen, aperto dal 1946, che occupa l’ala dove un tempo si trovava la lavanderia. E’ uno degli ostelli storici della Svizzera che affascinano sia per la posizione a picco sulle cascate, sia per l’ambientazione medievale.

Per informazioni: www.youthhostel.ch/dachsen

N. verde 0080010020030 per informazioni turistiche generali sulla Svizzera, per prenotazioni alberghiere e richieste di brochure (inviate gratuitamente a domicilio), sito web www.svizzera.it.

Fonte Publiredazionale

Giancarlo Costa

Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006.